lunedì 6 dicembre 2010

L'avventura bibliografica 2

Al totale di 25 testi di bibliografia e non so più quanti tentativi fallimentari di fare una bibliografia corretta, ritorno da lui.
Decisa a cambiare relatore  e mandare a monte il lavoro di tutti quei mesi.
Stavolta la scena si svolge nell'altro complesso, avvisati all'ultimo momento del cambio di edificio che si trova da un'altra parte, naturalmente. Un aula manco magna, con un mare di gente che attende di essere ricevuta, come fosse un esame.
Stupita di nulla, mi metto in attesa.
E sottilmente rido nel vedere i suoi gentili modi nei confronti delle giovani donzelle che entusiaste, gli chiedono la tesi.
E' il mio turno. Avanzo. Un pò scocciata e con l'aria di chi è irritato per un ritardo dell'amante.
Appena mi riconosce, non può fare a meno di fare uno sforzo per celare la sua irritazione. Il suo pensiero è stato visibile a molti: eccola qui la rompipalle!
Abbassa lo sguardo dall'altro lato della cattedra mentre io mi siedo accanto a lui, poi con un ghigno mi chiede: <<Come andiamo?>>.
Irritata e con l'aria da first lady, rispondo mentre esco il mio lavoro dalla carpetta di carta:<< Procediamo, grazie.>>
Prendo il lavoro e lo metto sotto al suo naso, raddrizzo la schiena, storco il muso a prescindere, giro il volto dall'altro lato col naso all'insù. ''Rincoglionito!" penso.

La sua aria diventa fresca, gentile, si illumina.
''Bene! Molto ma molto bene! Alla fine sei riuscita, vedo!"
''Bastava spiegarlo e non avrei nevrotizzato, ma vabbè, fa brodo''. Lo liquido.
quando finisce di controllare pignolamente il mio lavoro, inizia l'interrogatorio sul nucleo del lavoro effettivo: non ci credo! Ci siamo!
Soddisfattissimo e tutto illuminato perché temo di essere l'unica superstite a credere ancora in lui e il lavoro sull' alessitimia in mezzo a tutta quella gente, mi aggiunge un solo testo da procurare per questa volta e poi esordisce così: ''bene! Ce l'abbiamo fatta! Dalla prossima volta intanto finisci quello che devi fare e poi possiamo rimaneggiare l'indice!"
"Davvero?"
Fingo incredulità e soddisfazione mentre penso ''Davvero? Perché? Che diavolo ha l'indice che non va? NUOOOOO!"
E mentre ci stringiamo la mano, mando un paio di accidenti tra i denti e il sorriso da  1.000 euro e me ne vado.

2 commenti:

Cassandra ha detto...

Non ci credo... è fatta!!!! miticaaaa!!!!
Anche perché se continuava così si beccava un salmeggio a colite ulcerosa U_U

Unknown ha detto...

uahahahah! e io che penso ''rincoglionito u.u'' !