Brevissimi

Esempi clinici brevi per capire al volo.
Per molti ma non per troppi.

  • Riconoscimento esplicito del potere limitato dei desideri, dei pensieri, delle aspettative rispetto al mondo reale:                                                                          ''La maggior parte delle persone vuole le cose che non può avere: io ho sempre voluto una madre che mi prendesse in braccio quando tornavo da scuola  e mi ci è voluto molto tempo per accettare il fatto che non sarebbe diventata quel tipo di madre per me''.

  • Riconoscimento dell'opacità del mondo mentale degli altri e, allo stesso tempo, del principio della causazione psichica.
    ''Non potevo sapere cosa avesse in mente. Poteva reagire lasciandomi confusa e frustrata. Poi, talvolta, capivo che aveva avuto un litigio con papà o qualcosa del genere, ma questo non avveniva sempre.''

  • Riconoscimento  del fatto che le regole sociali interagiscono e che la stessa persona può avere atteggiamenti contraddittori in contesti relazionali diversi.
    ''E' una donna squisita, generosa e altruista in famiglia, ma con gli altri è molto dura, risentita e può essere persino cattiva.''

  • Tentativi specifici di ricollegare gli stati mentali ai comportamenti osservati:
    a) Riconoscere che un comportamento osservato può essere determinato da uno stato mentale sottostante e che quest'ultimo può essere una spiegazione soddisfacente del primo:
    ''Direi che si comportava molto male, ma era preoccupato per il suo lavoro e per il fatto di essere nuovamente disoccupato.''

   Tratto da: Fonagy P., Target M., (2000), Attaccamento e funzione riflessiva, ed. Astrolabio, Roma, 2000.